Il progetto si configura
come un processo teatrale per coinvolgere la città. La seconda
pelle che avvolge il volume della Centrale Termica si rivela
una quinta urbana, fortemente connotata, che al pari di
una quinta teatrale muta il suo aspetto al variare dei contenuti
e delle informazioni comunicate. Si instaura così una relazione
aperta fra la struttura dell'Urban Center e la città stessa,
con un processo di osmosi che rende possibile comunicare
i contenuti dell'interno sulla pelle esterna.