Il progetto per la nuova STEP di Vidy si pone due obiettivi differenti.
Il primo obiettivo è di tipo percettivo: la stazione attualmente causa una frattura ecologica/biologica nel contesto paesaggistico, è quindi necessario ridurre l’impatto dell’istallazione.
Il secondo obiettivo è di carattere simbolico: la dimensione eccezionale di questa installazione tecnologica la investe di un ruolo simbolico e sociale. Risulta quindi importante comunicare il valore ecologico dell’installazione.
L’impatto dei nuovi edifici sul contesto riguarda soprattutto l’altezza delle facciate e la frattura visuale del paesaggio dal punto di vista alto, verso Renens.
Per ridurre l’impatto dello skyline della stazione, è prevista una superficie riflettente.
Sulle pareti dell’involucro saranno incrostate delle lame metalliche leggermente riflettenti per filtrare le immagini del contesto e lasciarle impregnare delle tonalità del cielo o della vegetazione a seconda che il punto di vista sia dal basso o dall’alto.
La densità degli elementi di filtraggio visuale sarà minore verso la base degli edifici e maggiore verso le parti alte per favorire la dematerializzazione dei grandi volumi verso il cielo.
Guardando dal basso, la parte alta della facciata si confonde con il colore del cielo dello sfondo.
Guardando dall’alto, dalle colline, la facciata s’impregnerà dei colori della vegetazione boschiva e formerà una continuità visuale con il tetto verde e con il parco sullo sfondo.